Ebbro di toni amici,
compassato, assorto
da tripudi di piazza, porto
di vicoli affollati di voci...
compassato, assorto
da tripudi di piazza, porto
di vicoli affollati di voci...
Tu, colombo mio, gonfi il petto
mendicando briciole di affetto!
Le tue piume conoscono le lingue
dei venti e mimano traiettorie
verso i confini chiari del cielo...
quella linea al di là del pianto
ove il grido di un’aquila, al gelo
si tramuta in soave canto!
Vola, colombo mio, non hai la cresta
e le ali ci sono per gioire, in festa,
più in alto di un soffitto di lampioni accesi
e puntar dritto al Sol, la tua Genesi!
Poesia scritta il 23/01/2019 - 10:02
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