Il fumo di tabacco nella stanza
consumava l’aria e m’anneriva il viso canuto.
Poche luminose fiaccole pizzicavano il buio,
messe lì,
sparse in una manciata di monetine.
Cantavo i tuoi gemiti,
innalzando versi spogli
come dita rivolte a Dio in inverno.
Ti aspetto con il capo steso
in un terreno febbrile.
Temo di sentirmi fuoco
mentre l’artica tua mano mi stringe il cuore.
Aspettami,
vedo il cielo cedere sul mio petto.
consumava l’aria e m’anneriva il viso canuto.
Poche luminose fiaccole pizzicavano il buio,
messe lì,
sparse in una manciata di monetine.
Cantavo i tuoi gemiti,
innalzando versi spogli
come dita rivolte a Dio in inverno.
Ti aspetto con il capo steso
in un terreno febbrile.
Temo di sentirmi fuoco
mentre l’artica tua mano mi stringe il cuore.
Aspettami,
vedo il cielo cedere sul mio petto.
Poesia scritta il 28/01/2019 - 13:00
Letta n.987 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Molto bella!
Carla Vercelli 02/02/2019 - 18:17
--------------------------------------
Complimenti
Ernesto D'Onise 01/02/2019 - 14:46
--------------------------------------
Una sola parola : stupenda!
santa scardino 28/01/2019 - 19:43
--------------------------------------
Incanto
laisa azzurra 28/01/2019 - 14:56
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.