Avanzano le nuvole il cielo si fa nero,
il lampo poi il tuono rimbomba sodo,
le lacrime dall’alto bagnano il volto,
nel ricordo sconfinato di chi mi ha creato.
il lampo poi il tuono rimbomba sodo,
le lacrime dall’alto bagnano il volto,
nel ricordo sconfinato di chi mi ha creato.
Crescono impietose le onde del mare
non trovano una sponda dove naufragare,
girano all’infinito nella memoria del tempo
che fu graziato dall’essere spento.
Perche lo dicevano quando ero triste
se il viso si fa scuro il pianto lo pulisce,
la vergogna scivolava sulle mani pulite
e gli occhi non vedevano mai la luce.
Il mondo in una casa ricoperta di cuori
dove tutto era immobile senza rumori,
l’intensa armonia si impregnava dentro,
la mano e un sorriso sempre pronto.
D’immensa bellezza erano cosparsi
I volti di angeli che volavano bassi,
grandissima dolcezza nei loro gesti
uniti per sempre senza mai lamenti.
Poesia scritta il 11/03/2019 - 20:45
Da Luigi Berti
Letta n.925 volte.
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Commenti
Apprezzata
Ernesto D'Onise 12/03/2019 - 09:56
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