Le ho riposte accartocciate nella tasca
le tue labbra marchiate ancora del mio sapore
due fessure ora gelide,
serrate come un sipario:
lascia che mi esibisca un’ultima volta per te
che il mio inchiostro ricominci a sporcare
dopo timidi silenzi, Saturno e una calda trapunta di stelle.
Non ci saranno più perimetri di volto
e pochi centimetri cubi d’amore
in abitacoli sballati e
prati affollati dove a bocca asciutta
masticando l’ennesimo dissapore
le note appassite di una vecchia canzone
mi sembrò di rivivere.
Ti lascio l’ultimo melanconico ronzio
prima che un sonno non troppo quieto
mi rapisca e le membra mie, immobili
acquiesca.
le tue labbra marchiate ancora del mio sapore
due fessure ora gelide,
serrate come un sipario:
lascia che mi esibisca un’ultima volta per te
che il mio inchiostro ricominci a sporcare
dopo timidi silenzi, Saturno e una calda trapunta di stelle.
Non ci saranno più perimetri di volto
e pochi centimetri cubi d’amore
in abitacoli sballati e
prati affollati dove a bocca asciutta
masticando l’ennesimo dissapore
le note appassite di una vecchia canzone
mi sembrò di rivivere.
Ti lascio l’ultimo melanconico ronzio
prima che un sonno non troppo quieto
mi rapisca e le membra mie, immobili
acquiesca.
Poesia scritta il 24/03/2019 - 22:32
Letta n.984 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Affascinante, melodiosa, bella!
John Sirrom 25/03/2019 - 20:08
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sei molto brava, Giulia
complimenti, sai scrivere!
complimenti, sai scrivere!
laisa azzurra 25/03/2019 - 14:54
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Struggente poesia dai versi caldi e profondi. Saturno non è un segno positivo, affidati ad un segno più propositivo pur conservando la bellezza dei tuoi ricordi. Nella quiete del sonno sogna di essi e custodiscimi! Un saluto!
santa scardino 25/03/2019 - 12:35
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