Ma questo no non mi impedisce di cantar
Una lisca in gola mi fa un po’ stonar
Ma una storia ve la voglio raccontar
Quando il sole cola a picco e sembra fare capolino
Per riflettere ancora negli occhiali del vicino
Nel crepuscolo del mondo la marea si fa più alta
E ai piedi di una pianta qualche grillo insieme canta
Una stramba tiritera che poi scorre nella sera
Mentre sfuma quell’azzurro quando è già l’ora di cena
Il cielo si fa a buchi di limoni in campo blu
E il più grande non lo vedi ma di certo è lassù
Dietro al Colosseo la luna è di burro o latte di capra
E i suoi raggi viaggian come fossero rugiada
Senza passaporto arrivano fin qua
Clandestini oggi son qui e poi chissà...
Ve lo volevo dir
Anziché pensar
Ve lo volevo cantar
Più che immaginar
Con la fantasia
Sia tua che mia
Fantasmagoria
Fantasticheria
È una lampadina di fantasmila watt
Da Roma a Pechino ha la stessa intensità
E da libera lei illumina il mondo
Senza spigoli ci sembra anche più rotondo
Dietro al Colosseo la luna è di burro o latte di capra
E i suoi raggi viaggian come fossero rugiada
Senza passaporto arrivano fin qua
Clandestini oggi son qui e poi chissà...
Se la vedi ti sussurra una serenata
E i suoi raggi di Beethoven ricordan la sonata
Senza pentagramma arrivano fin qua
Delle note che pure un sordo comprenderà...
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