Ho incontrato un dì Al Capone
con il mitra e il sigarone
tre scagnozzi su una Ford
... nel baule un uomo mort
con il mitra e il sigarone
tre scagnozzi su una Ford
... nel baule un uomo mort
scorazzava per Chicago
con in tasca la sua Colt
e i rivali, pim pum pam
li stendeva uno per volt
era il boss delle cantine
e delle bische clandestine
e correva grandi rischi
a produr fiumi di whisky
lo temevano a New Orleans
a San Diego ed a New York
ricercato dalla Cia
lo volevan tutti mort
Ma un bel dì,
oh che disdetta
che disgrazia, che pazzia
a tradirlo fu per caso
dell'entrate l'Agenzia
Fu un tributo non pagato
ad averlo condannato
e così si ruppe il disco
...e a fregarlo è stato il fisco
Poesia scritta il 13/05/2019 - 07:30
Letta n.1010 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Minchia sta poesia è una di quelle offerte che il lettore non può rifiutare! Hai "sparato" sti versi con la tua penna/tastiera come se fosse un Thompson, hai bucherellato persino le cinque stelline con cui ti ho votato al termine della lettura.
Proibizionismo e fisco, quest'ultimo rovina il "bisiniss", e al Capone seppur non coglione ce fa poco col cannone.
Il fisco, porco disco, qui ci vuole Cisco, che con un fischio... viulenza!
Bravo Ferruccio, sei un picciotto/poeta d'onore! Baciamo le mani!
Proibizionismo e fisco, quest'ultimo rovina il "bisiniss", e al Capone seppur non coglione ce fa poco col cannone.
Il fisco, porco disco, qui ci vuole Cisco, che con un fischio... viulenza!
Bravo Ferruccio, sei un picciotto/poeta d'onore! Baciamo le mani!
Giuseppe Scilipoti 20/05/2019 - 07:23
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