Il colore dei pappagalli
Ricordo la prima volta che mi chiamasti amore
ero in un grande magazzino di floricoltura:
le schlumbergere smaltavano unghie rosse per Natale,
climatidi e ficus attendevano forse una dirittura,
mandavano bacetti in codice i pesci dagli acquari
ero in un grande magazzino di floricoltura:
le schlumbergere smaltavano unghie rosse per Natale,
climatidi e ficus attendevano forse una dirittura,
mandavano bacetti in codice i pesci dagli acquari
ma era lo straordinario reale colore dei pappagalli
a colpire di più la mia immaginazione... rossi verdi gialli.
Mi sentivo Frida Kahlo innamorata di Diego Rivera,
i suoi due cuori, la rinascita, una tardiva primavera.
"Ti meriti un amore che ti voglia spettinata..." ripetevo.
Sì, mi meritavo un amore ribelle e trasgressivo
non i chiaroscuri quotidiani dei silenzi. In aritmia
il mio cuore colorato ricominciò a battere, più vivo
e tu mi portasti "il sogno, il caffè e la poesia..."
(L'immagine è dell'autrice, "Pappagalli", olio su cartone telato.)
Poesia scritta il 27/05/2019 - 19:07
Letta n.907 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
...non i chiaroscuri ma i colori...
e la sensualità si accende.
e la sensualità si accende.
Grazia Giuliani 28/05/2019 - 20:47
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Dico: stupenda
Si, come lei...ti meriti un amore che ti voglia spettinata...
e poi, la sensualità sta tt lì
Si, come lei...ti meriti un amore che ti voglia spettinata...
e poi, la sensualità sta tt lì
laisa azzurra 28/05/2019 - 09:32
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