SEGNI
SEGNI
Come obliare un’ora nera,
che indugia sospesa
nelle mie più roventi vene?
Riappare nei tuoi passi,
quando esci dal cammino
d’un benefico sole.
Vorrei vederti seccata
ai raggi d’una vera luce,
e scoprir la tua pelle
fuggire da sprazzi
di vile inganno,
mentre il mio sguardo,
finalmente perduto,
afferra il sogno.
Come obliare un’ora nera,
che indugia sospesa
nelle mie più roventi vene?
Riappare nei tuoi passi,
quando esci dal cammino
d’un benefico sole.
Vorrei vederti seccata
ai raggi d’una vera luce,
e scoprir la tua pelle
fuggire da sprazzi
di vile inganno,
mentre il mio sguardo,
finalmente perduto,
afferra il sogno.
Poesia scritta il 07/06/2019 - 16:05
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