Non era ancora giorno
quando dal sonno
mi destarono gli uccelli.
Palese cauta l'alba
assimilava il mio risveglio
ed il canto del gallo
si rompeva nell'aria caotico
con lo stridio dei gabbiani.
quando dal sonno
mi destarono gli uccelli.
Palese cauta l'alba
assimilava il mio risveglio
ed il canto del gallo
si rompeva nell'aria caotico
con lo stridio dei gabbiani.
Intanto a rilento si levava il sole.
Lasciava risuonare
quel sciabordio delle onde
che si infrangevano nella battigia
mentre io ammiravo l’orizzonte
e mi assopivo
con quella brezza fresca
che emanava il mare.
Poesia scritta il 02/08/2019 - 19:32
Letta n.910 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Che bellezza! Chi non sogna un risveglio così? Grazie per avercelo fattura vivere attraverso i tuoi bei versi.
santa scardino 02/09/2019 - 20:54
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grazie sempre per i complimenti che mi fa riguardo alle mie poesie
Alberto Berrone 07/08/2019 - 23:15
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Semplice meraviglia!!!
Maria Isabel Mendez 04/08/2019 - 11:30
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Una dolcezza infinita
Un cuore nobile, il tuo
Nobile come i tuoi ricordi nostalgici, eppure così leggeri
Un cuore nobile, il tuo
Nobile come i tuoi ricordi nostalgici, eppure così leggeri
laisa azzurra 03/08/2019 - 08:35
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Belle sensazioni, complimenti
Mirko (MastroPoeta) 03/08/2019 - 07:49
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una bella e dolce poesia. Mi è piaciuta.*****
Ne aproffitto per ringraziarla di aver apprezzato il mio nuovo aforisma. Cari saluti dal sottoscritto
Ne aproffitto per ringraziarla di aver apprezzato il mio nuovo aforisma. Cari saluti dal sottoscritto
Alberto Berrone 03/08/2019 - 00:12
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