La mia estate
l'ho passato
tra viaggi
e avventure
su auto, aerei
e alti piani,
spesso,
tra le notti scure.
.
E più volte
ho fatto scalo
su montagne
e spiagge in festa
a cantare e ballare:
lisci e balli di gruppo
anche col cielo nero
e il mare in tempesta.
.
E di andar via
non c'era voglia,
si cenava in spiaggia
a cielo aperto,
su tappeti di paglia
e sassi dorati
e ognun dormiva
per terra allo scoperto.
.
E all'alba
ci si alzava
a gambe tese
e insonnoliti,
col pensiero che la festa
della estate era finita,
eravamo tutti
disorientati e smarriti.
Ma quando in marcia
son tornato a casa
e sono arrivato
ho ripreso in fretta
il mio pentagramma,
la mia chitarra
e il sonno in un fiato.
l'ho passato
tra viaggi
e avventure
su auto, aerei
e alti piani,
spesso,
tra le notti scure.
.
E più volte
ho fatto scalo
su montagne
e spiagge in festa
a cantare e ballare:
lisci e balli di gruppo
anche col cielo nero
e il mare in tempesta.
.
E di andar via
non c'era voglia,
si cenava in spiaggia
a cielo aperto,
su tappeti di paglia
e sassi dorati
e ognun dormiva
per terra allo scoperto.
.
E all'alba
ci si alzava
a gambe tese
e insonnoliti,
col pensiero che la festa
della estate era finita,
eravamo tutti
disorientati e smarriti.
Ma quando in marcia
son tornato a casa
e sono arrivato
ho ripreso in fretta
il mio pentagramma,
la mia chitarra
e il sonno in un fiato.
Poesia scritta il 15/09/2019 - 08:46
Da Aldo Messina
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