Un bambino gioca
dentro casa
come in una prigione;
un vecchio lo guarda
dalla finestra accesa
e vede la tristezza
nei vetri nuovi,
un grigiore.
Ha la stanchezza
nelle mani
degl'anni andati
e non riconosce
più le strade
di quei vicoli asfaltati,
né le voci tra le pareti
delle case.
Da qualche anno anche
il tempo non gli sfugge,
scorre
in un cortile con gl'amici.
Ancora gioca e li rincorre
intorno ad un ulivo,
resta vivo
aggrappato alle sue radici
dentro casa
come in una prigione;
un vecchio lo guarda
dalla finestra accesa
e vede la tristezza
nei vetri nuovi,
un grigiore.
Ha la stanchezza
nelle mani
degl'anni andati
e non riconosce
più le strade
di quei vicoli asfaltati,
né le voci tra le pareti
delle case.
Da qualche anno anche
il tempo non gli sfugge,
scorre
in un cortile con gl'amici.
Ancora gioca e li rincorre
intorno ad un ulivo,
resta vivo
aggrappato alle sue radici
Poesia scritta il 18/09/2019 - 11:32
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Commenti
Ti dirò: MI è arrivata dritta e mi ha colpito.
Piaciutissima.
Mf
Piaciutissima.
Mf
Michele Facchini 18/09/2019 - 20:56
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