Le campane che suonano in festa
al tramonto che muore ...
al tramonto che muore ...
Si cantava così nel novecento
e ancora oggi errante
nelle vie del mercato
fra la gente di quei tempi
un motivetto assai intonato.
I suoi versi nelle mie orecchie
non le ho più scordati.
Versi che oscurano il mio stato d'animo,
giunto in quella riva
dove il sole lascia il giorno
e il suo calore.
Ma di certo non rammarico.
I ricordi lasciano sempre un principio
ma ogni principio ha anche una fine
ed e su questo che io mi attengo:
Essere più di una volta non si può.
Poesia scritta il 09/10/2019 - 19:32
Letta n.873 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Bella poesia, Salvatore
MARIA ANGELA CAROSIA 14/10/2019 - 15:14
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Bel lavoro. Si canta ancora così in taluni luoghi. Ma soprattutto nei ricordi
Ernesto D'Onise 12/10/2019 - 05:19
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Veramente bella mi hai fatto ritornare indietro nel tempo.
Antonio Girardi 11/10/2019 - 13:42
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Esistano ancora dei paesini un po' sperduti dove le campane continuano a battere il tempo e a squillare per ricordare le feste... Piccole realtà non ancora alterate dal frettoloso progresso...
Nitide Scene di nostalgica antichità nei tuoi versi!
Nitide Scene di nostalgica antichità nei tuoi versi!
Alessia Torres 10/10/2019 - 18:16
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Proprio una bella poesia, nostalgica e saggia.
Concordo... una chiusa veritiera e d'effetto
Concordo... una chiusa veritiera e d'effetto
PAOLA SALZANO 10/10/2019 - 14:02
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...è una poesia molto bella Salvatore, nostalgica sì ma con una chiusura che la rende eccellente!
Grazia Giuliani 10/10/2019 - 10:54
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