È una vita che mi ascolto...
V’è un grido soffocato
in questo silenzio apparente
ove il color dei ricordi
si disperde all’orizzonte.
Inquieti pensieri
che scalcian contro i muri,
ove scivola il respiro
nei meandri del pensiero.
Non c’è niente da dire né da fare,
soltanto il tempo mi potrà salvare.
Non ce la faccio, mi rifiuto...
Temo quella voce
che s’amplifica col vento
come una grande falce
che spazza via tutto.
Ma cosa sto pensando?!
È una vita che mi osservo...
C’è un’amore rinnegato
nel mio cuore disperato
ove il poter della mente
s’arrende indifferente.
Maledetta depressione,
nemica indiscutibile, amica incontrollabile
che nasce dalle offese e si nutre di pretese.
Una fiamma spettrale dall’ombra infernale,
un’introspezione muta e spregevole
dove ogni rivalsa diventa ingannevole.
Non ce la faccio, mi arrendo...
Sono un navigante disperso
nell’oceano dei soprusi
ove una luce morente
m’accoglie a braccia chiuse.
Voto: | su 0 votanti |
In questa apprezzabile poesia riesci a rendere, almeno in parte , la sofferenza che si prova in quello stato.