oltre che gran poeta di rispetto,
perciò risponderai subitamente
a quel che ti domando, ci scommetto!
Tu sai che io so male commentare
le poesie che declamano i cantori
alla reggia di Augusto ad onorare
il suo mecenatismo per gli onori
ch'essi arrecano a quella grande corte.
Perché bene non so io dissertare
e mi trovo ben chiuse quelle porte
dove più mi faranno mai rientrare?”
“Ti rispondo ora io che son Marcovio,
e ti dico: non hai arte né parte
nel non sapere fare alcun elogio
e sei più bellicoso anche di Marte.
Se negativo vuoi tu commentare
fai come me, l'accenno duro suono,
poi lo vado con grazia a profumare
e concludo un giudizio più che buono.
Tu invece parti in tromba come un raggio
di sole che all'istante giù colpisce,
credi, ingenuo, d'avere un gran coraggio...
poi quel che ti succede ti stupisce.
Augusto non considera il tuo fare
e tu che invece assai parlar vorresti
in un angolo zitto devi stare
e con rimorsi la tua mente pesti.
Anche se un dicesse erratamente
mentre declama a Cesare il suo canto
che il sole sorge all'alba ad occidente,
di farne tu ironia non trarne vanto.
Scrivi: Questa poesia è assai suadente
perchè rovescia il corso di natura,
pure se il sole sorge qui ad oriente
chissà se questo fatto sempre dura.
In un domani in cui il nostro sole
ad occidente sorgerà radioso,
questa sarà poesia di grande mole
innalzata all'Olimpo più grandioso!”
Dall'alto della sua saggezza Marcovio insegna all'inesperto e focoso allievo che anche la più brutta poesia non va mai criticata totalmente, ma letta attraverso una lente futuristica di grande spessore. Bisogna dunque sempre agire “cum grano salis”, come raccomandavano gli antichi. Il che significa: “Agisci sempre con attenzione, intelligenza, discernimento.” E pensare che lo aveva detto anche Plinio il Giovane: “addito salis grano”. Che ha lo stesso significato.
Voto: | su 2 votanti |
Nessun commento è presente