QUEL FIGLIO DI DONNA
e la mia timidezza, per esaltarmi
nel giorno della salvezza. C'è sempre
qualcuno che si deve sacrificare, per
l'egoismo umano che fa sempre da
padrone.
È una buona novella,
Gesù adagiato sulla paglia; c'è la voglia
di sognare che cresce nel cuore, grande e
preziosa è per chi crede; con la speranza di
un mondo migliore, lo hanno visitato tanti
con devozione.
Quel Figlio di Donna,
ha condiviso gioie e dolori senza
vergogna; è la nostra pace immersa nella
esaltazione di questo grande mistero, non
fu fragile per il nostro riscatto ma, con
amor di perdono.
Quella manifestazione
suprema della natura, lo si assume
con amore … con tutto il peso di quella
miseria; è la bontà per l'umanità che ci
viene a cercare, per dare il meglio con
tutto il suo da fare!
In ogni uomo o in
famiglia, non basta fare solo la veglia;
mettiamo le ali al nostro cuore, abbiamo
un messaggio da dare; saremo tanti angeli
che portano l'amore, nel dire al mondo
che è Natale.
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I miei auguri.