QUEL FIGLIO DI DONNA
e la mia timidezza, per esaltarmi
nel giorno della salvezza. C'è sempre
qualcuno che si deve sacrificare, per
l'egoismo umano che fa sempre da
padrone.
È una buona novella, 
Gesù adagiato sulla paglia; c'è la voglia 
di sognare che cresce nel cuore, grande e 
preziosa è per chi crede; con la speranza di 
un mondo migliore, lo hanno visitato tanti 
con devozione. 
Quel Figlio di Donna, 
ha condiviso gioie e dolori senza 
vergogna; è la nostra pace immersa nella 
esaltazione di questo grande mistero, non 
fu fragile per il nostro riscatto ma, con 
amor di perdono. 
Quella manifestazione 
suprema della natura, lo si assume 
con amore … con tutto il peso di quella 
miseria; è la bontà per l'umanità che ci 
viene a cercare, per dare il meglio con 
tutto il suo da fare!
In ogni uomo o in 
famiglia, non basta fare solo la veglia; 
mettiamo le ali al nostro cuore, abbiamo 
un messaggio da dare; saremo tanti angeli 
che portano l'amore, nel dire al mondo 
che è Natale.
Poesia scritta il 22/12/2019 - 19:55Voto:  |  su 2 votanti  | 
	
I miei auguri.

Ernesto D'Onise  
 24/12/2019 - 19:07 
Marianna Santini  
 23/12/2019 - 14:47 
Francesco Cau  
 23/12/2019 - 11:24 
Marilla Tramonto  
 23/12/2019 - 09:56 
Alberto Berrone  
 22/12/2019 - 22:31 
                        



