Si è alzato pian piano
come un vento leggero.
E' diventato maestrale
che ubriaca il cuore
offusca la vista.
come un vento leggero.
E' diventato maestrale
che ubriaca il cuore
offusca la vista.
Pian piano mi ha presa
con ali di dolcezza
con mani di piacere
entrando nei luoghi
che fanno sognare,
mi ha fatto volare,
piangere, amare.
Si è spenta la luce
il sole è calato, sono
solo uno spaventapasseri
lasciato in mezzo al prato.
Non più ali dorate.
Mi sporcano i passeri
e animali strani.
Si sono accorti tutti
che sono senza mani.
Poesia scritta il 07/05/2010 - 10:13
Letta n.1292 volte.
Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Soffusa, diretta....bellissima! Complimenti
Donna 21/05/2010 - 11:44
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Mi hai fatto pensare come alcune volte l'uomo usa a suo piacere e interesse sia cose e sentimenti che con il passare del tempo non gli necessitano piu...bellissima poesia.
Zenit 10/05/2010 - 23:10
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devo dire che hai saputo rendere così "Umano" lo spaventapasseri,che ho provato pena per lui...bravissima nel descrivere...
adelaide 10/05/2010 - 13:39
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