Furore
laddove l'amalfitana costiera
s'incunea in apice di forra e furia
la Magnani volle una dimora
issata vela bruna all'intemperia
come lei indomabile e fiera.
s'incunea in apice di forra e furia
la Magnani volle una dimora
issata vela bruna all'intemperia
come lei indomabile e fiera.
Salgono scalinate e sale il vento
tra monazzeni, mulini e vigne
coltivate con sudore e tormento
sulle asperità di rocce arcigne
e il filo di mare è ornamento
smeraldo, specchio di dea saracena
che prima s'adorna e poi resiste
ai guizzi del flutto e la sua pena
spande fino al paese, che non esiste
se non nei sogni, quieti, della luna.
Poesia scritta il 14/01/2020 - 18:59
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Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Incantevole "descrizione" che ti porta prepotentemente in questo luogo... con tutto il furore di questi tuoi versi
Mirko D. Mastro(Poeta) 15/01/2020 - 04:38
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Hai cantato uno dei luoghi più belli in costiera. Complimenti vivissimi da uno che in costiera ci vive tutta l’estate.
Potente la tua composizione. Superbì l’effetto.
Potente la tua composizione. Superbì l’effetto.
Ernesto D'Onise 14/01/2020 - 21:49
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Bellissima questa poesia che comunica le emozioni che si provano ad osservare la stupenda costiera amalfitana!
Anna Maria Foglia 14/01/2020 - 21:31
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Bella la poesia, bello il soggetto decantato.
santa scardino 14/01/2020 - 20:17
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