il cielo nero
punteggiato di stelle
come lucciole immobili
sotto lo sguardo altero della luna
Albe luminose
il mare che abbracciava il mio corpo 
il sole abbagliante 
come una cascata d’oro 
l’odore eccitante 
del finocchio selvatico 
dalle narici al cuore 
il chiasso pieno di risate 
nelle viuzze assolate 
le camminate nei boschi 
la scoperta dell’amore 
il desiderio impetuoso 
il sesso fatto per gioco 
sotto l’ombra del peccato 
tra gli scogli 
le barche abbandonate 
l’odore di alghe 
nelle fresche serate d’agosto 
scoprendo che la tua pelle abbronzata
si accendeva alla luce della luna
dove non era arrivato il sole
Ulivi secolari 
aggrappati al terreno arido delle colline 
forza e coraggio 
curiosità e trasgressione 
la giovinezza felice 
che assapora i primi dispiaceri
Alberi senza foglie 
pioggia fitta sulla strada 
il camino acceso 
l’albero di Natale 
i profumi dei dolci fatti in casa 
angoli segreti 
di solitudine 
il viso dei nonni
scolpito dal tempo
e dai ricordi
	
Sono passati gli anni 
impossibile credere 
che io possa essere stato anche quello 
ho attraversato il tempo 
tra vette splendenti 
gole strette e profonde
sorgenti purissime ed acque melmose
ma sono ancora qui 
a costruire qualcosa 
insieme a te 
che illumini la mia vita.
Poesia scritta il 02/03/2020 - 12:38Voto:  |  su 4 votanti  | 
	
Maria Luisa Bandiera  
 03/03/2020 - 11:47 Un poemetto che lascia enormi emozioni dentro e che si vive verso per verso! Tanto bello... 
  
Alessia Torres  
 02/03/2020 - 17:02 
Atrebor Atrebor  
 02/03/2020 - 15:01 
                        


