Camminavo sopra le mura
giù Bergamo dormiva
primavera un anno fa
l’alba negli occhi
mi godevo la mia città.
Ora il silenzio
nel cuore la rabbia
l’orgoglio la paura.
Un nemico silente
invisibile.
Se ne vanno vecchi, giovani
nel vento delle valli.
Torneremo più forti
popolo eletto
dal grande cuore
dall’amore che ci unisce
dalla bellezza bergamasca.
giù Bergamo dormiva
primavera un anno fa
l’alba negli occhi
mi godevo la mia città.
Ora il silenzio
nel cuore la rabbia
l’orgoglio la paura.
Un nemico silente
invisibile.
Se ne vanno vecchi, giovani
nel vento delle valli.
Torneremo più forti
popolo eletto
dal grande cuore
dall’amore che ci unisce
dalla bellezza bergamasca.
Poesia scritta il 05/04/2020 - 10:51
Letta n.742 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Bravo, complimenti!
Maria Luisa Bandiera 06/04/2020 - 09:19
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Si, ed i morti che si potevano salvare se avessimo fatto più sforzi per le attrezzature adatte allo scopo? Sforzi economici dico non di preghiere come ha fatto il Papa, ricchissimo rappresentante di una chiesa ricchissima di un Dio poverissimo.
Ernesto D’Onise 05/04/2020 - 16:10
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