Sogni di gloria,
confini assurdi,
e l'istruzione distrusse
Venere dei templi antichi,
Venere del nostro tempo,
musa del mare buono,
musa del mare antico.
Belligerante Marte,
piombi sulla nostra testa
come un giudice indiscutibile,
nelle tue mani la guerra.
A voi il fasto ed il cielo
fa ricorso
perché in esso non sia
distrutto l'amore,
perché in esso non sia
cancellata la pace.
Cristo, che arbitro imperseverabile
stai nella nostra vita,
esigere la salvezza da chi
non la merita,
esigere ciò che il tempo
non ha mai voluto,
forse è troppo.
Ma Tu Cristo mio Signore,
grande servo, umile padrone,
non puoi rimanere impassibile,
non puoi far scontare la
condanna dei miei errori
agli altri.
Non puoi continuare a credere
a grida immorali
che nessuno ascolta.
Cristo mio Signore,
torna a camminare fra la tua gente,fra le osterie
e fra le ville patrizie,
fra i poveri e fra i ricchi,
fra chi crede e chi non crede.
A Te Cristo mio Signore chiedo
non rifiutare i giudizi
di tanta gente, non rifiutare
chi è schiavo della droga,
non rifiutare
chi ricorre al piacere,
non rifiutare chi crolla,
non rifiutare
chi non sa più amare.
Tu Cristo mio Signore,
sappi che tanta gente ti è vicina,
chi ruba non ti ha dimenticato
chi uccide non ti ha dimenticato
chi odia non ti ha dimenticato.
Tanti che vivono
su questa Tua terra, credono
senza sapere di credere,
tanti hanno fiducia in Te
senza esserne consapevoli.
E Tu questo non dimenticarlo.
Perché Tu Cristo mio Signore,
sei l'unico che puoi dare
la vita ai morti
che puoi far credere a chi
non Ti crede, perché la fede
è una caratteristica,
ma credere forse è più importante.
Tu sei dentro tutti noi,
non dimenticarlo
Cristo mio Signore.
confini assurdi,
e l'istruzione distrusse
Venere dei templi antichi,
Venere del nostro tempo,
musa del mare buono,
musa del mare antico.
Belligerante Marte,
piombi sulla nostra testa
come un giudice indiscutibile,
nelle tue mani la guerra.
A voi il fasto ed il cielo
fa ricorso
perché in esso non sia
distrutto l'amore,
perché in esso non sia
cancellata la pace.
Cristo, che arbitro imperseverabile
stai nella nostra vita,
esigere la salvezza da chi
non la merita,
esigere ciò che il tempo
non ha mai voluto,
forse è troppo.
Ma Tu Cristo mio Signore,
grande servo, umile padrone,
non puoi rimanere impassibile,
non puoi far scontare la
condanna dei miei errori
agli altri.
Non puoi continuare a credere
a grida immorali
che nessuno ascolta.
Cristo mio Signore,
torna a camminare fra la tua gente,fra le osterie
e fra le ville patrizie,
fra i poveri e fra i ricchi,
fra chi crede e chi non crede.
A Te Cristo mio Signore chiedo
non rifiutare i giudizi
di tanta gente, non rifiutare
chi è schiavo della droga,
non rifiutare
chi ricorre al piacere,
non rifiutare chi crolla,
non rifiutare
chi non sa più amare.
Tu Cristo mio Signore,
sappi che tanta gente ti è vicina,
chi ruba non ti ha dimenticato
chi uccide non ti ha dimenticato
chi odia non ti ha dimenticato.
Tanti che vivono
su questa Tua terra, credono
senza sapere di credere,
tanti hanno fiducia in Te
senza esserne consapevoli.
E Tu questo non dimenticarlo.
Perché Tu Cristo mio Signore,
sei l'unico che puoi dare
la vita ai morti
che puoi far credere a chi
non Ti crede, perché la fede
è una caratteristica,
ma credere forse è più importante.
Tu sei dentro tutti noi,
non dimenticarlo
Cristo mio Signore.
Poesia scritta il 15/06/2020 - 13:27
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