Era il ventiquattro febbraio
e per la scuola friulana iniziò il guaio,
allerta coronavirus e lezioni sospese
misero le maestre alle prese
con una didattica a distanza
data la straordinaria circostanza;
consegne,letture e temi giornalieri
su indicazioni dei dicasteri,
computer e cellulari
lavorarono senza eguali
per dare ai bambini
dalla scuola segnali,
non se la cavarono meglio nemmeno le stampanti
sottoposte a fatiche massacranti,
a casa arrivò anche la protezione civile
con compiti in ciclostile,
i fanciulli registrarono le voci con audio
per fare delle maestre il gaudio,
alcune materie rischiarono di essere scordate
se non fossero dalle e-mail ricordate,
ma più di tutto fece strano
non partecipare alla lezione di friulano
e nelle aule e nei cortili
niente più schiamazzi
dei bambini e dei ragazzi
oramai confinati in piccoli terrazzi
e per la scuola friulana iniziò il guaio,
allerta coronavirus e lezioni sospese
misero le maestre alle prese
con una didattica a distanza
data la straordinaria circostanza;
consegne,letture e temi giornalieri
su indicazioni dei dicasteri,
computer e cellulari
lavorarono senza eguali
per dare ai bambini
dalla scuola segnali,
non se la cavarono meglio nemmeno le stampanti
sottoposte a fatiche massacranti,
a casa arrivò anche la protezione civile
con compiti in ciclostile,
i fanciulli registrarono le voci con audio
per fare delle maestre il gaudio,
alcune materie rischiarono di essere scordate
se non fossero dalle e-mail ricordate,
ma più di tutto fece strano
non partecipare alla lezione di friulano
e nelle aule e nei cortili
niente più schiamazzi
dei bambini e dei ragazzi
oramai confinati in piccoli terrazzi
Poesia scritta il 16/06/2020 - 06:25
Letta n.787 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Frammento di vita che tutti in qualche modo abbiamo vissuto.Interessante
Mirko Faes 16/06/2020 - 22:30
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Bei versi che esprimono tutta la volontà di poter dare la quotidianità purtroppo negata per le conseguenti ragioni,ma il distanziamento è inaccettabile.Spero si risolva tutto al più presto
Graziella Silvestri 16/06/2020 - 11:45
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Come non capire il disagio e il seguito che reclama la didattica a distanza con problemi e con la mancanza della presenza fisica nelle aule vuote, senza più le voci dei bambini...
Molto bello questo sfogo.
-Lavoro in una scuola
Molto bello questo sfogo.
-Lavoro in una scuola
Margherita Pisano 16/06/2020 - 10:22
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con bambino a casa da scuola da più di 3 mesi non potevo non scrivere di questo particolare momento della comunità educativa....
Marzia Versolatto 16/06/2020 - 08:43
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