The Bergen Belsen
Il freddo laido e serafico
di questo lugubre schermo
la fa da padrone;
mentre all'interno
di codeste mura,
non v'è altro che il pianto.
L'angoscia mi attanaglia,
nel mirar la gente, che
inconsapevole giace
sotto questo tetto comune, mentre
la strana quiete apparente
della nera Signora,
è l'unico filo di voce
che regna sovrano,
indifferente; serpeggiando
lungo le infinite vie
di questo orribile e
tetro luogo.
di questo lugubre schermo
la fa da padrone;
mentre all'interno
di codeste mura,
non v'è altro che il pianto.
L'angoscia mi attanaglia,
nel mirar la gente, che
inconsapevole giace
sotto questo tetto comune, mentre
la strana quiete apparente
della nera Signora,
è l'unico filo di voce
che regna sovrano,
indifferente; serpeggiando
lungo le infinite vie
di questo orribile e
tetro luogo.
Poesia scritta il 21/11/2020 - 10:13
Letta n.613 volte.
Voto: | su 0 votanti |
Commenti
Nessun commento è presente
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.