Sono sospeso sopra ad un filo
forse sono un equilibrista,
in alto attaccato a corde
create da nuvole intrecciate
sotto questi cieli neri che avvolgono
come mani giganti
i miei pensieri decadenti.
Sono nel grande tendone della vita.
Il mio equilibrio
viene modificato dalle situazioni.
Sono appeso a linee verticali
che mi fanno tremare, scivolare
in basso silenziosamente
ed inevitabilmente
nel mio baratro personale.
Che odore e che faccia hanno le vertigini?
Sono il alto
sotto di me nessuna rete che mi protegge
bruciata dalla magia della maga nera.
Sento dolce odore di ciambella e zucchero.
Le mie immagini sono fumose
e volano senza un equilibrio stabile.
Sono appeso al mio trapezio di cristallo,
guardo sotto di me sette leoni di fuoco.
Nel soave costante dondolio dei miei pensieri,
vorrei cadere tra le tue dolci braccia
madre natura.
Scendono dal mio volto pallido e sofferente
lacrime amare come veleno.
Mani nelle mani che mi trattengono dal cadere,
precipitare nella polvere della notte.
Posso avanzare
con i miei passi sospesi nell'antico tempo
in un eterno movimento
osservo pagliacci con occhi spenti
che non ridono.
Sono equilibrium, anima e corpo
sospeso con fili sottili di oro e luce
sopra il fiume impetuoso della vita
che scorre..
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