Il bel marzo giunge a pie ' veloce
disgela tetti e rami ,impregna
l' aere di polline.
Dai monti scende giù un florido fascio
di luce,caldo, che m'avvolge nel suo
abbraccio.
Nei cespugli del mio orto,
tra morti rami d'inverno e prepotente
ortica,
sbuca timida la prima corolla d'un esil
pratolina.
Tra i cespugli ne vedo ancor coi loro
candidi petali e il capolino d'oro.
Oh bel fiore del cielo ,
figlia d',una timida stella nascosta in terra ,
come mi sollevi ,intenerisci il mio sguardo ,voli del pensier.
Quinci la il bel Apollo guadagna le distese azzurre ,
voi sempre più siete orgogliose ,belle
tra una siepe o sperduti campi.
Fior della purezza , figli
della madre divina che impallidiste,
quando il velo sfioro il gambo
Vita che rinasci in te si immola
Il mistero del continuo ritorno.
Pasqua in te risona,
ed il cristo è già sul suo legno .
Quante fanciulle in un mar
di bianche margherite
e inver l amor dava stagioni
migliori vi tenevano tra le mani .
Per ogni petalo il pensier più bello!
Ordinate per balsi ,pascoli
tra primavera e luglio ondeggiate
ai rapidi venti in un frinir di cicale.
Screziate di rosa, e rosso
brillate finché non more il giorno
Si ritira al far del vespro ,
la bella stella che rubo' le ore più dolci
da spendere soavi
Voi riponete i fragili petali,
vi chiudete ed è quindi già sera .
Corrado cioci
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