Nel mio futuro nascosti
erano miei vent'anni.
Li rivedo dopo tempo
scritti nel brogliaccio
dei ricordi.
Sotto un cielo verde
in quel paradiso
di Villa Comunale
come un fiore nella mia mente
i ricordi sbocciano.
Galeotto refolo quel giorno fu
quando il foulard di colei
mi avvinghiò.
Sopra il cancello della Villa finì.
A prenderlo lei non arrivò,
ma io lo presi
e sulle spalle sue lo deposi.
E fu cosi
che il refolo quel giorno
sorvolando il foulard
per l'eternità ci unì.
erano miei vent'anni.
Li rivedo dopo tempo
scritti nel brogliaccio
dei ricordi.
Sotto un cielo verde
in quel paradiso
di Villa Comunale
come un fiore nella mia mente
i ricordi sbocciano.
Galeotto refolo quel giorno fu
quando il foulard di colei
mi avvinghiò.
Sopra il cancello della Villa finì.
A prenderlo lei non arrivò,
ma io lo presi
e sulle spalle sue lo deposi.
E fu cosi
che il refolo quel giorno
sorvolando il foulard
per l'eternità ci unì.
Poesia scritta il 30/03/2021 - 18:38
Letta n.655 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Un refolo complice di una durevole storia d'amore. Bei versi, apprezzati!
Maria Luisa Bandiera 31/03/2021 - 07:26
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Con questa struggente poesia immortali il magico momento in cui Cupido scoccò la freccia, in questo caso Cupido è il benevolo refolo!
Anna Maria Foglia 30/03/2021 - 20:10
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