Gocce scendono dal cielo,
alcune mi sfiorano per un pelo,
una pozzanghera sembra in ebollizione,
le gomme di un'auto le cambiano conformazione.
alcune mi sfiorano per un pelo,
una pozzanghera sembra in ebollizione,
le gomme di un'auto le cambiano conformazione.
Nuvole affollano il cielo copiose,
sono presagio di giornate uggiose,
un albero sudato perde una goccia,
in basso una margherita si fa una doccia.
Un solingo augellin su un ramo si posa,
sembra attendere che esca la sposa,
ma dalla chiesa vacua oggi non uscirà nessuno,
ed i nostri occhi rimarranno a digiuno.
Intanto un uomo maneggia un ombrello,
io mi accorgo che più bagnato è il mio cappello,
poi da lontano giunge frettolosa un'allegra donzelletta,
lascia in terra un'umida scia con la sua bicicletta.
Speriamo che Leopardi non voglia perder la testa,
ma io e il passero solitario rimanderemo il dì di festa.
Poesia scritta il 14/04/2021 - 11:19
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Commenti
Piaciuta, complimenti!
Maria Luisa Bandiera 19/04/2021 - 12:51
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Grazie per l'apprezzamento ad entrambi,
anche a me il termine augellin è piaciuto molto leggendo il Passero solitario del Leopardi ed ho voluto riproporlo di proposito. Poi mi richiama un pò gli amici Veneti che tanto sono simpatici
anche a me il termine augellin è piaciuto molto leggendo il Passero solitario del Leopardi ed ho voluto riproporlo di proposito. Poi mi richiama un pò gli amici Veneti che tanto sono simpatici
Meneghino Stornello 15/04/2021 - 10:07
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Bellissima poesia a sfondo leopardiano.
Simpatico il termine "augellin". Poesia piaciuta. 5*.
Simpatico il termine "augellin". Poesia piaciuta. 5*.
Alberto Berrone 14/04/2021 - 22:29
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Piaciuta moltissimo!
Carla Vercelli 14/04/2021 - 18:01
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