Io non parlo di cascate,
ma di lumini accesi,
per chi brancola nel buio, oltre le siepi
in girotondo.
Nascondetevi dal pensare
che sono una lancia
trafitta al costolato
di chi ruppe il vociare
con in bocca l’ametista.
Sappiate circumnavigare
la vostra sfera,
e io sarò padrone
della mia mente.
Adornatevi di boccoli
di rose rosse al tramonto,
ma senza cavalcare su quei prati
che gli avvoltoi hanno già liberato.
Coglietemi tra le rupi
quando mi getto d’impulso,
come questa poesia
che è uscita
dalla bocca degli eoni.
ma di lumini accesi,
per chi brancola nel buio, oltre le siepi
in girotondo.
Nascondetevi dal pensare
che sono una lancia
trafitta al costolato
di chi ruppe il vociare
con in bocca l’ametista.
Sappiate circumnavigare
la vostra sfera,
e io sarò padrone
della mia mente.
Adornatevi di boccoli
di rose rosse al tramonto,
ma senza cavalcare su quei prati
che gli avvoltoi hanno già liberato.
Coglietemi tra le rupi
quando mi getto d’impulso,
come questa poesia
che è uscita
dalla bocca degli eoni.
Poesia scritta il 15/06/2014 - 10:05
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Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Ahahah grazie Claretta! Anche io ti leggo volentieri e non preoccuparti che son leggero ;)
Lorenzo Arcaleni 17/06/2014 - 19:49
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Viva il libero arbitrio, io ti leggo volentieri scusa però se mi sposto quando ti getti dalle rupi: non vorrei mi cascassi addosso.
Claretta Frau 17/06/2014 - 19:39
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