L'orologio antico
segna il tempo
lancette di ocra e cristallo,
clessidre amorfe
sabbia che scorre
scandendo attimi di luce
Vento che accarezza fronde
disperde foglie
tra fanghiglia d'argilla
consumata
Noi ci pensiamo ci ricordiamo
movimento d'amore
non dimentichiamo
la nostra essenza di ossidiana
Meridiane di metallo
cardini divelti
pioggia che compone
la sua melodia scandendola
sui vetri senza scalfire
il nostro divenire.
Noi ci amiamo, abbracciati
come radici che si protendono
per non morire mai.
Rintocchi lenti
di campane astratte
e rotoli tibetani da fare
girare senza mani
per essere immortali
segna il tempo
lancette di ocra e cristallo,
clessidre amorfe
sabbia che scorre
scandendo attimi di luce
Vento che accarezza fronde
disperde foglie
tra fanghiglia d'argilla
consumata
Noi ci pensiamo ci ricordiamo
movimento d'amore
non dimentichiamo
la nostra essenza di ossidiana
Meridiane di metallo
cardini divelti
pioggia che compone
la sua melodia scandendola
sui vetri senza scalfire
il nostro divenire.
Noi ci amiamo, abbracciati
come radici che si protendono
per non morire mai.
Rintocchi lenti
di campane astratte
e rotoli tibetani da fare
girare senza mani
per essere immortali
E noi... noi ancora... viviamo!
Poesia scritta il 06/05/2021 - 22:29
Da Alpan .
Letta n.608 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Sempre molto particolari le tue poesie. Apprezzata.
Maria Luisa Bandiera 07/05/2021 - 07:31
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