CARO FRANCESCO
Incanto serafico del mio cuor
l’anima ha sete del novello sole,
all’’alba d’ una luce nuova
odo rintocchi
di giulivi bronzi.
l’anima ha sete del novello sole,
all’’alba d’ una luce nuova
odo rintocchi
di giulivi bronzi.
M’attrae l’antico tempio,
devoto e penitente
avanzo con l’anima sommessa
il perdono anelo purificar.
Oriento il guardo
alla vetusta nicchia,
l’effigie m’illumina d’immenso,
un barlume di luce sull’ara
scioglie l’arido cuore.
Al poverello
invoco silenzioso,
dolcezza poni nel mio petto,
amore infondi sulla croce
che proferì un dì, l’amato.
Anelo seguir d’esempio
e smisurata fede,
ammirar di meraviglia
il caro Padre Mio,
l’amore che donasti un dì.
Poesia scritta il 19/05/2021 - 13:14
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Commenti
Paolo, grazie un grande amore per Francesco.
Carmine De Masi 19/05/2021 - 15:53
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Grandissimi versi per il Santo, Francesco, da me prediletto. Lodi perpetue.
Paolo Ciraolo 19/05/2021 - 14:47
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