Della mia coscienza un brivido vacilla
legato a quella luce che non trovo,
che si perde in una lacrima confinata nel pensiero.
Non ho albe da accarezzare,
angoli da raggiungere.
I limiti sono come pietre che scorticano i ginocchi
ma nella paura di vivere si estingue,
si estingue il senso di tutte le mie parole aspre
vestite di foglie che non cadano dagli alberi …
e tu hai troppe ore da colmare,
troppi errori da riparare.
In questa speculazione d’amore
-inerme-
ascolto solo il silenzio,
la confusione del vento
che inchioda al petto i respiri ad uno ad uno sconfitti
dalla mia indifferenza.
legato a quella luce che non trovo,
che si perde in una lacrima confinata nel pensiero.
Non ho albe da accarezzare,
angoli da raggiungere.
I limiti sono come pietre che scorticano i ginocchi
ma nella paura di vivere si estingue,
si estingue il senso di tutte le mie parole aspre
vestite di foglie che non cadano dagli alberi …
e tu hai troppe ore da colmare,
troppi errori da riparare.
In questa speculazione d’amore
-inerme-
ascolto solo il silenzio,
la confusione del vento
che inchioda al petto i respiri ad uno ad uno sconfitti
dalla mia indifferenza.
Poesia scritta il 19/06/2014 - 15:24
Da LUCA SANTO
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