Non è vivere l'immobilità,
ed è un lento morire
star fermi li,
come bambole rotte.
Con un filo di respiro
così che nessuno senta,
nessuno veda..
E la nostra assenza sia più invisibile
del nulla.
Non è vivere restare immoti
spettatori,
col tempo che ci sfugge tra le dita
e niente di noi resta
a dichiarare la nostra esistenza.
Questa paura di vivere,
questo terrore, come un feroce male
ci rende inutili.
Mentre fuori il mondo ci aspetta
e getta ponti ai nostri piedi.
Basterebbe un passo,per iniziare,
un solo coraggioso passo
verso la vita.
ed è un lento morire
star fermi li,
come bambole rotte.
Con un filo di respiro
così che nessuno senta,
nessuno veda..
E la nostra assenza sia più invisibile
del nulla.
Non è vivere restare immoti
spettatori,
col tempo che ci sfugge tra le dita
e niente di noi resta
a dichiarare la nostra esistenza.
Questa paura di vivere,
questo terrore, come un feroce male
ci rende inutili.
Mentre fuori il mondo ci aspetta
e getta ponti ai nostri piedi.
Basterebbe un passo,per iniziare,
un solo coraggioso passo
verso la vita.
Poesia scritta il 08/06/2021 - 21:57
Da Marina Lolli
Letta n.632 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Vero ,spettatori a volte ,a stare fermi perdendo la capacità di rapportarsi escludendo la realtà.
Ci rifugiano nei sogni?
Questa poesia può farci veramente riflettere. Bei versi.
Ci rifugiano nei sogni?
Questa poesia può farci veramente riflettere. Bei versi.
Graziella Silvestri 11/06/2021 - 00:37
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.