ONORE E LODE
O Sommo poeta, dolore di memoria,
eterna celebrità di giustezza immortale,
leggiadre le terzine, vessilli di gloria;
eterna celebrità di giustezza immortale,
leggiadre le terzine, vessilli di gloria;
peregrinar tu vai, tra gli ardui cerchi,
armoniche lingue e versetti eterni,
Virgilio ti guida e porge gli orecchi;
il tuo acume è ingegno, sì perfetto,
che descrivi i sentieri colmi di paura
anime che convogli, di te han rispetto.
O poeta, d’ incantati versi,
il mondo apprende le immortali lodi
rapisci il lettore e seduci gli universi.
Fuggiasco fu la scelta e canaglia sorte
diviso Guelfo dal gonfalone bianco
richiesta in contumacia per la morte.
Autorità in rivolta, osservatore di sentenza
inflisse a te l’isolamento, castigo di condanna,
esiliato senza onore, dolente fu la partenza;
esule e ramingo, ospite in Romagna
riposano perenne le amate spoglie,
oggi Firenze reclama e s’indigna
Poesia scritta il 21/07/2021 - 00:50
Letta n.698 volte.
Voto: | su 6 votanti |
Commenti
Molto bella!
Maria Luisa Bandiera 23/07/2021 - 07:46
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Bella, molto... un omaggio al grande Sommo Poeta.
Ho cercato di farti salire il voto delle stelline, ma compito arduo!
Ho cercato di farti salire il voto delle stelline, ma compito arduo!
Margherita Pisano 22/07/2021 - 22:22
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