in quanto essa è da tutti sconosciuta,
l'identità d'autore è ciò che ammonta
a cifre più alte e la meno saputa.
Forse, perché l'autore è solitario,
nessuno lo conosce né lo pensa,
ma nel suo cuor, così straordinario,
ha un grande amor e una passione immensa.
Il cuor d'autore non conosce tregua;
è sempre in cerca di pensieri e note;
tratta ogni cosa con la giusta stregua
e fa dell'emozioni la sua dote.
Ciò che lui dice è sempre incontestabile,
poiché esprime qualcosa di vissuto
ovvero narra quello ch'è ineffabile
o quanto sia da tutti risaputo.
Inesorabilmente si rivela
quanto zampilla dal suo più profondo;
come un pittore che fa la sua tela,
diffonde i suoi colori in tutto il mondo.
È un cuore che non vive d'ambizione,
ma solo per portare tra la gente
la tanto grande e sola convinzione
che tutti noi, al mondo, siamo niente.
Non vuole gloria né cerca successo,
ma solo quanto c'è di sacrosanto,
a ciò che il tutto sia pur ben connesso
e parli della vita con gran vanto.
La sua è la più vera confessione
di quant'abbia sofferto per capire
e vuol che valga a tutti da lezione
anche se può sembrare un ammonire.
Soltanto il tempo è più di lui spietato,
ché lo trafigge con continui affanni,
ma lotta sempre, pure se straziato,
nutrendosi di fiele e disinganni.
Quando sarà il momento di parlare,
il tempo dirà tutto di quel cuore,
ma proprio allora lui verrà a mancare,
essendo appartenuto ad un autore.
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