Pensiero, Fantasia o Verità ?
nella piazza tra le panche fredde
un mendicante gira tutti i giorni
incapace di capire o forse vuol mentire?
Allunga la mano per un soldino
o per una cartina,
l’avida gente non s’avvicina,
abbassa gli occhi, non lo vuol vicino.
Per fare quel mestiere, qualcuno si domanda:
ci vuole la faccia tosta o un’ anima composta?
Sarà forse…il dolore di una vita esposta ?
Ricordo il caro amico, poeta per passione
col viso scarno e pazzerellone, aiutava tanta gente
e non chiedeva niente.
Un giorno raccontò un poetico pensiero,
al coetaneo amico, usò parole dure
e mormorò:
“devi saper che molti son convinti, che in questo lasso
essi mi han nutrito, ma fui io, a sfamar la gente”.
…Forse mi sbaglio?
Ora che sono tra la brava gente,
ho capito d’aver vissuto,
e non mi vergogno,
fiero dell’umile trascorso da “pezzente”.
Li aspetterò innanzi al cancello
della necropoli, nell’ora del carosello,
cercherò un giorno e farò l’appello.
Vestito da pittore e con la “Livella”,
mi mostrerò cordiale,
e ricordare a lor signori
che siamo tutti uguali.
Ai nobili borghesi,
rammentar vorrei,
bisogna rispettar i minorati,
amare su questa terra gli umili “pezzenti”,
per trovar la pace
per esser amati dalla gente.
Dedicata al poeta Giovanni
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