Proprio là dove si frastaglia l’onda
voglio pascer neghittoso le membra
occhieggiare di sbieco la fronda
del palmizio che immobile sembra.
voglio pascer neghittoso le membra
occhieggiare di sbieco la fronda
del palmizio che immobile sembra.
Un bel tiro ed in buca di sponda
va la palla, la numero otto,
quella nera, che sembra una fionda,
con un colpo ad effetto da sotto.
Assetato mi crogiolo al sole
negligente svogliato indolente;
una donna da sogno mi vuole?
Me ne sbatto un po’ colpevolmente.
Batte la lingua dove il dente duole
e tutt’altro consente il presente.
Mi consolo col dir, come si suole,
che sognare non costa poi niente.
Poesia scritta il 20/09/2021 - 18:17
Da Andrea Guidi
Letta n.475 volte.
Voto: | su 8 votanti |
Commenti
Molto bella, apprezzata.
Maria Luisa Bandiera 21/09/2021 - 07:56
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Ottima chiusa per una interessante poesia.
Ralph Barbati 20/09/2021 - 18:38
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