Cielo d'ottobre
Mirando quel ciel quando l' azzurro opaco
more e di lungi la lingua del vespro già vole il suo passo ,mi perdo pensoso tra
le rossastri nubi .
Nel silenzio del tardo meriggio
vanno i miei pensieri a migrar,
come stanche colombe dopo duro viaggio.
In quel muto spazio, vedo gli orti
malinconici, e quell 'antico sentore di foglie ,
che mi rammenta giorni lontani.
Il gran pino festoso ,odoroso di resina
or tace e nonpiù spande al vento le maestose chiome.
Il castagno ricolma di ricci il.suolo,
sento l' aroma dei duri frutti sulla brace,
Il malinconico spegnersi del giorno .
Monta la sera in su la volta ,
con la luna bella ,chiara e sue sorelle ,
che danza con l' altri pianeti.
Un flebile frullio d'ali rompe il
silenzio,e' solo un furtivo pettirosso ,
che s'asconde nel suo nido.
E' ancor presto per l 'allegro
foco,
ma ardera' il ciocco,
quando sarà novembre
Corrado cioci
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