e questo strano frutto ho comprato,
quando sul tavolo l'ho posato,
un geometra avrei chiamato.
Ma mi sono armato di pazienza,
con lame in mano meglio non rimanere senza,
ho preso un paio di piatti,
e con il diavolo son sceso a patti.
Il taglio ho da solo impostato,
e dapprima il ciuffo le ho tagliato,
la sua forma in fondo mi piace,
di buttarlo quasi mi dispiace.
Ma non mi faccio impietosire,
e nel mio secchio va a finire,
entro nel vivo di questo esotico frutto,
mi fermerò non prima di averlo distrutto.
Il mio enigma è totale,
procedo verticale o orizzontale?
ai posteri l'ardua sentenza,
è finita la mia pazienza.
Chiedo supporto alla regia,
in fondo la spesa non è solo mia,
al mio cospetto una lama da mattatoio,
lunga quasi come il mio corridoio.
Nell'infierire ce la mettiamo tutta,
sul piano sembra versato un succo di frutta,
si materializza ormai un Carnevale,
coriandoli gialli fin sul davanzale.
Ci guardiamo negli occhi come due macellai,
riconoscenti al destino di non vivere alle Hawaii,
poi ci vien da dire qualche altra fandonia,
e con l'ananas decidiamo di fare una macedonia.
Voto: | su 1 votanti |
Nessun commento è presente