Controllo mi sei sfuggito
per un solo istante, potente
non plasmato da sostanze;
il tuo è un ricatto
che non ho scelto,
è un oltraggio e non lo accetto.
per un solo istante, potente
non plasmato da sostanze;
il tuo è un ricatto
che non ho scelto,
è un oltraggio e non lo accetto.
Hai smantellato il rigido, 
ridotto al minimo il fisico 
liberato il brivido e mollato 
in apnea, vinto dalla follia;
non più infallibile per un attimo
indomabile sei stato
in ciascun battito. 
Restami lontano o semmai
lottiamo fino a morire 
per poi curare, un'altra volta 
ancora. 
Dove sei stato sino ad ora? 
Perché proprio ora? 
Tempo fa in te un compagno:
hai sprigionato idee
benché future miopie, 
congiunto nozioni
inclini a dolori. 
Ma sei tornato 
come un lampo, afflitto, 
in esilio dall'olimpo 
e questo io
non accetto... 
eh già, 
non più.
Poesia scritta il 17/12/2021 - 09:51Letta n.712 volte.
                        			
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