Mio padre
era
il terzo
di sette fratelli.
era
il terzo
di sette fratelli.
Fratelli
son stati
fino
a lo giorno
prima
del matrimonio.
Poi,
le mogli
cattive,
perfide,
crudeli,
pian piano,
li han fatti
disconoscere.
Da li sette fratelli
nacquero
una ventina di figli.
Cugini
che tanto s’ignorano,
che poco si parlano,
che poco si cercano,
per la lontananza,
per il carattere,
perché i genitori
“loro”
non li han
fatti incontrare.
Da questi
venti cugini
son nati
altri bambini.
E’ inutile parlare…
il sangue
scorre
in rii diversi.
Del cognome?
Solo
uno scorrere anagrafico!
Poesia scritta il 15/07/2014 - 09:34
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Commenti
Vera purtoppo. Comunque molto intensa davvero. Ciao carissimo Rocco
MARIA ANGELA CAROSIA 14/07/2015 - 14:14
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Catene cosi arrugginite se ne trovano tante in giro,l'egoismo ,l'invidia e l'interesse prevale in quasi la totalità dei casi,complimenti hai ben dipinto una triste realtà,bravo ROCCO
genoveffa 2 frau 23/09/2014 - 17:18
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Estremamente interessante il tuo scritto. La disgregazione delle famiglie (per come una volta si intendeva la parola famiglie) che si trascina di generazione in generazione.
In comune resta un cognome...
Ciao
Aurelio
In comune resta un cognome...
Ciao
Aurelio
Aurelio Zucchi 23/09/2014 - 16:32
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Sì, le pecche ereditarie esistono, ma la nostra essenza è quella che la natura ci dà e che noi manipoliamo. Una volta che ci si allontana dalla famiglia d'origine tutto si scombussola, ma noi restiamo sempre quelli che siamo, Rocco! Molto piaciuta la tua osservazione, Un saluto!
Giuseppe Vita 23/09/2014 - 16:28
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I dettami della prima parte di quest'opera mi vedono fortunato, ma io ero il più piccolo di noi tre e sono rimasto il fratellino fino alla lo scomparsa. La seconda parte combacia con l'iter della mia parentela...Rocco, mi fa piacere che ci sei anche tu in oggiscrivo. Salutoni.
Ugo Mastrogiovanni 24/07/2014 - 14:17
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Condivido le parole di Salvatore. Succede, e succede molto spesso, ormai. E alla fine ci si rende conto che contano davvero i legami affettivi, e non solo le parentele di sangue. Bella la poesia, bravo! Serena giornata, Marina
Marina Assanti 22/07/2014 - 10:57
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Mi sono ritrovata a pensare alla famiglia di mio padre. Tristemente.... Bella poesia.
Selena T. 17/07/2014 - 10:14
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Ottima poesia che racconta una realtà...Purtroppo accade, forse è accaduto sempre, ma oggi ancor più si ha la percezione di quanto poco contino i legami familiari e l'armonia, la sicurezza che la famiglia un tempo donava.
lidia filippi 17/07/2014 - 10:03
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triste realtà parentale,molte volte le famiglie son divise causa acredine fra persone,intensa poesia,bravo rocco
loretta margherita citarei 16/07/2014 - 06:36
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Caro Rocco, succede anche nelle migliori famiglie!
Del resto non è il sangue che conta, ma ciò che si costruisce e che tiene uniti. Pregevole pensiero.
Del resto non è il sangue che conta, ma ciò che si costruisce e che tiene uniti. Pregevole pensiero.
Salvatore Linguanti 15/07/2014 - 20:22
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Molto bella!!
Ayesha Catalano 15/07/2014 - 20:04
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