per ridarmi un senso,
mi do alla vita
e non lo faccio spesso
che sta poesia è figlia di secondo letto
di un giorno barbaro dal sangue infetto,
ancora giovane per finire dentro
abbastanza vecchio per segnarsi il petto.
E mi vien facile pensare che
oltre sta merda nient' altro c'è.
Ti cerco allora tra le mie tante faq
digito il tuo nome sul mio google maps,
compare un indirizzo oramai lontano
che a pensarci insieme mi fa ancora strano
quando mano nella mano in riva al mare
non ci lasciavamo andare
e restavamo zitti a sentirci piano.
Non lo reggo più questo sole nero
non so perchè sia ancora tutto intero,
è che a inchinarmi non sono bravo
per me è più semplice restare umano.
Forse mi spezzo ma non mi piego
ed è per questo che non ci credo
quando mi dicono " è per il tuo bene "
e già capisco che non mi conviene.
Non è per vincere che sono nato
sarebbe inutile barare al tavolo
di questo dio che mi fa il miracolo
solo con le carte che non ho mai giocato.
Ogni errore l'ho pagato caro
l'unico reato è quello di essermi svegliato
ma fino a quando ci sarà speranza
fino a quando ci sarà concesso
solo quello che gli avanza
combatterò per la mia razza
sarò il tuo scudo, la tua corazza.
Non pagherò per questa terra
non pregherò per questa guerra
non chiederò il tuo permesso.
Ho impresso nella mente queste righe
sono rime, la mia sola arma
ferro o lama lo stabilisce il karma
ma quando la misura sarà dunque colma
e sentirò echeggiare la " nessun dorma"
capirò che è l'alba di un nuovo giorno
capirò che la verità è finalmente desta
e scolpirò sulla mia fredda tomba
la strada del ritorno.
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