Non fremere al mio petto
Come se avessi la convinzione
Di perdermi Tarcisa!
Qui sulle alzaie del Naviglio
Il giorno è ancora lontano
E sotto l’ondeggio di questi lumi
Io ti parlerò d’amore e di promesse,
Del viaggio e del mio ritorno.
Come se avessi la convinzione
Di perdermi Tarcisa!
Qui sulle alzaie del Naviglio
Il giorno è ancora lontano
E sotto l’ondeggio di questi lumi
Io ti parlerò d’amore e di promesse,
Del viaggio e del mio ritorno.
Ebbi modo di conoscerti,
Nell’empito della briosità infantile,
In quella casa immersa negli olivi,
Dove mio padre 
In estate 
Era solito portarmi,
Prima che l’indole girovaga
Irrimediabilmente lo sopraffacesse.
Al tempo non capii 
Il perché 
Delle sue prolungate assenze,
Del perché 
Gli occhi di mamma 
Solevano essere 
Così prostrati 
E intessuti di dolore.
Ma mia amata Tarcisa
Sappi ch’io 
Non ricalcherò quell’orma paterna 
Che tanto ha reso arido il cuore 
Di chi mi ha cresciuto;
Il bacio 
Che ora m’appresto a darti,
Tra il rumore delle acque 
E la solitudine della notte,
Quantomeno sarà per lenire l’attesa,
L’attesa di due anime unite per l’eterno
Poesia scritta il 24/05/2022 - 18:01Da Mirko Faes 
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Commenti
bellissima, intrisa di emozioni forti
giorgio donati  
 29/05/2022 - 20:30 --------------------------------------
Una bellissima promessa d'amore vero. Poesia molto gradita.  

Fabrizio Coccia  
 25/05/2022 - 20:27 --------------------------------------
 Bellissima  
Zio Frank Storie del gufo  
 25/05/2022 - 12:30 --------------------------------------
  
            
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