Qui in pecchi deformi
inciampano le parole,
sono magli che battono
il silenzio del marmo
o filosofie troppo spicciole
che mi ingannano in un
disegno di fuga.
Il giorno si è vestito di sale
e indietro rimangono
le gocce di pensiero
estinte sulla sabbia,
dove poeta ha perso la visione,
il coraggio di osare.
Ma qui ci sono suoni sordi,
amputati, triangolari al senso di vuoto
che si schiude dalle vene.
E si corruga la delusione
ovattata nei neuroni,
arresa al passo che esonda
nell’estatico mormorio del tramonto,
del mio essermi pena.
Si perdono tutte le urla
che hanno vissuto questa casa!
Sono di creta e sono scheggia
ove la bugia ha cercato il cuore
in un viavai di preghiere
che mi abbracciano su questa terra
ormai sconosciuta.
inciampano le parole,
sono magli che battono
il silenzio del marmo
o filosofie troppo spicciole
che mi ingannano in un
disegno di fuga.
Il giorno si è vestito di sale
e indietro rimangono
le gocce di pensiero
estinte sulla sabbia,
dove poeta ha perso la visione,
il coraggio di osare.
Ma qui ci sono suoni sordi,
amputati, triangolari al senso di vuoto
che si schiude dalle vene.
E si corruga la delusione
ovattata nei neuroni,
arresa al passo che esonda
nell’estatico mormorio del tramonto,
del mio essermi pena.
Si perdono tutte le urla
che hanno vissuto questa casa!
Sono di creta e sono scheggia
ove la bugia ha cercato il cuore
in un viavai di preghiere
che mi abbracciano su questa terra
ormai sconosciuta.
Poesia scritta il 23/07/2014 - 05:11
Da LUCA SANTO
Letta n.967 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
grazie di cuore
LUCA SANTO 24/07/2014 - 05:32
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Bellissima!!!!!!!!!
Angela Randisi 23/07/2014 - 18:26
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Veramente splendida. Apprezzatissima, complimenti :)
Marina Assanti 23/07/2014 - 12:40
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