ringraziando chi me l'ha donato.
Lo ricopro con un secondo lembo e
guardo la donna a cui sono devoto.
Lei ha gli occhi nuvole color soffice
scissi per donarli alla creatura.
Ha mani che par lumi di candela danzanti
come a bruciare la chioma scura.
Sorrido e
mi innamoro ancora;
di lei, di lui poi
di lui e di lei.
Un sorriso deserto di denti
fa capolino tra il paesaggio.
Ce ne sono stati tanti. Di cambiamenti, ma
mi chiedo se mai potrò esser infelice da quel maggio.
Due manine mi catturano i pensieri.
Voglio donarti tutto l'amore, l'attenzione
essere il padre che mi son promesso d'esser ieri;
stare con te sotto l'ombrello ad ogni acquazzone.
Dinnanzi a te, le parole del discorso
tremano.
Si fermano.
Ti guardo con gli occhi di chi tanto ha corso.
Si arrestano,
ti scrutano.
Vedo guance ciliegie estive
negli inverni nevosi.
Ti tengo tra le felicità abusive,
tra le lucciole luminose.
La completezza non è di chi tutto ha;
è di chi ferma il mondo
e ti spinge l'altalena.
Guardo la mia donna:
è sempre stata così bella?
Anni e anni l'hanno resa Anna e,
al centro della stanza ,balla,
balla e mai si arresta.
Mi riempie di vita,
di pazienza e
di prosperità.
Nulla mi vieta,
vita mi ha dato.
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Complimenti e... benvenuta!!!