Nuvole di settembre (concorso poesia)
stanco e assopito,
mentre osservavo tristemente le mie scarpe
credendo che potessero volare.
Grigi orizzonti m'apparivano intorno,
smorti come gli anni,
vivi come le ferite.
Scale s'aprivano al mattino
e io salivo scendendo verso un volto
celato da nebbie profonde dell'animo.
Un autobus scuro trasportava
il silenzio dei miei pensieri.
Scorrevano attraverso un polveroso finestrino esili arbusti,
dimenticati in terre intrise di lacrime ancestrali.
Guardavo distratto,
restando immobile nell'andare via da una vita avara di se stessa».
Ti cercai spesso fra siepi abbandonate all'incuria della ragione,
cercai i tuoi passi scolpiti su pietre di muri inesistenti,
cercai sulle vuote panchine d'un parco il tuo malinconico sorriso.
«Le sette d'un mattino di settembre,
un vento d'oriente sollevava inquietudini.
Una sciarpa copriva il cuore.
Una mano scivolava via,
accarezzando l'aria fredda.
Ancora nuvole coprivano tutto,
passi senza visioni oscuravano la mente.
Gocce d'un passato tradito
cadevano sulle mie incertezze».
Presi l'ombra che portava in alto,
presi il sentiero che non concedeva riposo.
Ti chiamai ancora,
fra le pieghe d'un lacerato selciato.
Sentii striduli suoni corrodere l'anima.
Note tracciarono le nostre distanze,
lasciando aperti squarci di sangue.
Nuvole coprirono vasi d'argilla
in un mattino di settembre.
«Fra grigi cieli
una sciarpa stracciata
a stento copriva il cuore».
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Letta, mentre fuori grandina e piange
l'ira del cielo.
Amico Poeta, mi è particolarmente piaciuta... la conservo nel cuore.
Grazie!!!