Tanto ero dal sonno preso
che nella profonda notte sprofondai.
Lo sguardo al cielo mi colpì
e di candidi veli lo scenario appariva.
Come ferro affila ferro
angeli vestiti di bianco lamè
si susseguivano.
E poi il supremo
l’alto fattore dal sommo citato
tastandomi il polso
mi vedo all’ospedale
desto rianimato.
che nella profonda notte sprofondai.
Lo sguardo al cielo mi colpì
e di candidi veli lo scenario appariva.
Come ferro affila ferro
angeli vestiti di bianco lamè
si susseguivano.
E poi il supremo
l’alto fattore dal sommo citato
tastandomi il polso
mi vedo all’ospedale
desto rianimato.
Poesia scritta il 06/12/2022 - 16:40Letta n.618 volte.
Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Molto bella
Angela Randisi
07/12/2022 - 09:08 --------------------------------------
Bellissima. 

Zio Frank Storie del gufo
06/12/2022 - 22:41 --------------------------------------
Bella e molto significativa. 

Maria Luisa Bandiera
06/12/2022 - 18:39 --------------------------------------
Bella e molto significativa. 

Maria Luisa Bandiera
06/12/2022 - 18:39 --------------------------------------
Per nostra fortuna, sei ora desto e non più dal sonno..preso!!
È veramente bellissima!!

È veramente bellissima!!

Anna Cenni
06/12/2022 - 17:55 --------------------------------------
Bentornato fra noi,
Salvatore,
desto e rianimato.
Bellissima!

Salvatore,
desto e rianimato.
Bellissima!

Marina Assanti
06/12/2022 - 17:46 --------------------------------------
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