osservo
l'albero del castagno
reso scheletrico dall'invernale gelo
in questa notte fredda
offuscata da imperiosi cirri
ad impedire il luccichio delle stelle.
l'albero del castagno
reso scheletrico dall'invernale gelo
in questa notte fredda
offuscata da imperiosi cirri
ad impedire il luccichio delle stelle.
La dove nel tempo felice
una poderosa chioma
si mostrava altera,
con foglie verdi come mani protese
a salutare la gioia del sole
ora legnetti secchi,inermi
svettano verso il cielo
inquietando.
All'improvviso
s'affaccia la luna
e pone sull'albero
il suo sguardo.
Pur se fioca è la luce
vedo su quei rami
una moltitudine di nodose gemme
luccicare come i sogni dei bambini,
pronte ad esplodere di nuovo
in una nuova vita.
L'albero avrà presto
un'altra possibilità per mostrarsi
giovane e bello
nella pienezza della vita,
ma io?
Potrò avere un'altra chance?
Troverò il coraggio
per rifiorire?
Poesia scritta il 04/02/2023 - 19:31
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