Sei come l'autunno
e gli alberi che sacrificano
le foglie
per preservare
se stessi:
cru-de-le.
Sei
lussurioso miele
che cola
dalle pieghe sottili
di labbra sacre
increspando gli angoli
della bocca:
bru-ta-le.
Miglia e miglia
di setosa e lasciva pelle
Solcata
da un paio di esitanti,
tremuli
polpastrelli:
De-si-de-rio.
Inali gli uomori della
notte,
poggiando la schiena
sulle gelide assi
di una panchina.
Sola e
con la carne esposta
lasci che il buio
ti attraversi
da parte a parte.
E i tuoi sospiri assomigliano
a vagiti.
È una lacrima
quella che
luccica negli occhi?
e gli alberi che sacrificano
le foglie
per preservare
se stessi:
cru-de-le.
Sei
lussurioso miele
che cola
dalle pieghe sottili
di labbra sacre
increspando gli angoli
della bocca:
bru-ta-le.
Miglia e miglia
di setosa e lasciva pelle
Solcata
da un paio di esitanti,
tremuli
polpastrelli:
De-si-de-rio.
Inali gli uomori della
notte,
poggiando la schiena
sulle gelide assi
di una panchina.
Sola e
con la carne esposta
lasci che il buio
ti attraversi
da parte a parte.
E i tuoi sospiri assomigliano
a vagiti.
È una lacrima
quella che
luccica negli occhi?
Poesia scritta il 24/04/2023 - 19:24
Letta n.339 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
E' un testo che mi colpisce molto, mi fa pensare non poco. Molto intenso. Un caro saluto
MARIA ANGELA CAROSIA 29/04/2023 - 21:06
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