Nelle mani
Singhiozzano i semafori.
Son abbigliate a tricolore
mescite e bistrot
che un tempo eran osterie.
Son abbigliate a tricolore
mescite e bistrot
che un tempo eran osterie.
Nella rotonda con i
papaveri al centro, a piedi rincasa
il conciatetti scrollandosi
di dosso il peso d’inutili piaggerie.
-“Quando scesero i partigiani / a liberare le nostre case, / sui monti azzurri mio figlio rimase / a far la guardia alla libertà” (Gianni Rodari)
Poesia scritta il 25/04/2023 - 14:54
Letta n.343 volte.
Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Bella, complimenti
Mary L 26/04/2023 - 21:49
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Vi ringrazio...
Mirko D. Mastro 26/04/2023 - 08:43
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Complimenti anche da parte mia
MARIA ANGELA CAROSIA 25/04/2023 - 19:02
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Dimenticavo...è bellissima.
Anna Cenni 25/04/2023 - 16:22
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Tra l'asta e la bandiera, lui guardava l'orizzonte aspettando che la luna, con le mani sulla faccia, prendesse coraggio per portarlo su una stella. Erano giovani, erano forti ma sono morti. Gli ideali però non muoion mai.
Anna Cenni 25/04/2023 - 16:21
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Bella e indicativa. Complimenti.
santa scardino 25/04/2023 - 15:04
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