Ho affondato i
denti nella polpa di
una pesca troppo dolce
per accontentarmi
di lesinarne i piaceri.
Proprio ora,
che dalle scapole germogliano
rami di legno
tenero
straripanti di linfa.
Ora che
Posso perchè voglio
e voglio perchè posso.
E mi diverto
a spargere papaveri
sull'asfalto,
a danzare nei campi
di granturco,
ad esaurire ogni fibra del
mio corpo sulle note
di un canto d'amore.
E guardo la terra,
quella che un giorno
mi riempirà le narici
di truci granuli bruni.
Ma non sarà una lapide
a restituirmi l'eternità
di cui ho bisogno perchè
ho pronunciato molti no
e altrettanti sì,
sperando in una vita
straordinaria e ora
sta a te
essere
il ponte che attraverso
sui talloni.
denti nella polpa di
una pesca troppo dolce
per accontentarmi
di lesinarne i piaceri.
Proprio ora,
che dalle scapole germogliano
rami di legno
tenero
straripanti di linfa.
Ora che
Posso perchè voglio
e voglio perchè posso.
E mi diverto
a spargere papaveri
sull'asfalto,
a danzare nei campi
di granturco,
ad esaurire ogni fibra del
mio corpo sulle note
di un canto d'amore.
E guardo la terra,
quella che un giorno
mi riempirà le narici
di truci granuli bruni.
Ma non sarà una lapide
a restituirmi l'eternità
di cui ho bisogno perchè
ho pronunciato molti no
e altrettanti sì,
sperando in una vita
straordinaria e ora
sta a te
essere
il ponte che attraverso
sui talloni.
Poesia scritta il 10/05/2023 - 07:07
Letta n.333 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Straordinaria...
Senza parole
Senza parole
laisa azzurra 12/05/2023 - 21:33
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Una poesia dai profumi intrisi di sentimenti e metafore. Bella e quindi molto piaciuta. Complimenti. Ciao
santa scardino 12/05/2023 - 14:38
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Oltre il male c'è la fine che non bisogna cercare di avvicinarsi. Cosi interpreto, comunque molto piaciuta
MARIA ANGELA CAROSIA 10/05/2023 - 09:11
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