Tra le pieghe dei ricordi
mi affiora ancora
il tuo triste scrutare
il ricamo dei monti
sullo specchio increspato
del lago.
mi affiora ancora
il tuo triste scrutare
il ricamo dei monti
sullo specchio increspato
del lago.
Dicesti
Voglio colmare il cuore
un’ultima volta
ansioso presagio
che poi
s’è avverato.
Ora che inferma
conti il tempo che passa
ed invochi il tramonto
voglio ancora narrarti
di quei monti.
E ti parlo del sole
e del lago indorato
e delle rocce. Aspre
e del profumo dei boschi.
E ti lascio sognare
e il dolore si è allentato
nel ricordo.
Solo ora sorridi
e mi stringi la mano
quasi a volere
correre insieme
a raccogliere mirtilli
o fragole o lamponi
sull’umido manto
dei boschi immagati.
Ma quel sognato orizzonte
rubato al tempo dei ricordi
ha mutato colore
e lo sappiamo entrambi.
La tristezza ci invade
e con la voce del silenzio
riempiamo il nostro vuoto.
e con la voce del silenzio
riempiamo l nostro vuoto.
Poesia scritta il 16/10/2023 - 16:55
Letta n.240 volte.
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Commenti
Triste e così bella,intensa e malinconica, un dolce abbraccio di ricordi e sogni.Bravissimo☺️👍
Marina Lolli 16/10/2023 - 20:38
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